La rabbia è un’emozione “potente”: nasce da una tendenza biologica a difendersi, è uno stato emotivo che ci prepara ad agire contro una minaccia e che ci dà l’energia per affrontare un conflitto. E’ l’emozione che proviamo quando sentiamo minacciato un nostro scopo o quando sentiamo di aver subito un’ingiustizia.
Quando ci arrabbiamo possiamo notare cambiamenti a livello del nostro fisico come un aumento della tensione muscolare, del battito cardiaco, del ritmo respiratorio, del metabolismo mentre il sangue si dirige verso i muscoli più grandi del corpo per prepararli all’azione.
Quello che poi facciamo quando siamo arrabbiati non è necessariamente la diretta conseguenza di ciò che ci succede, ma deriva da una combinazione tra l’iniziale impulso all’azione e le successive interpretazioni che facciamo di ciò che sta accadendo.
Di fronte ad un torto subito, c’è chi si infuria e rompe un rapporto, chi perdona, chi ha una reazione intermedia ed è deluso, ma disposto a concedere una seconda chance… perché?
E’ evidente che abbiamo un certo grado di controllo delle nostre reazioni alle varie situazioni e più riusciamo ad individuare le convinzioni che ci fanno arrabbiare, più aumentiamo la probabilità di fare delle scelte che siano in linea con i nostri obiettivi.
Di fronte a qualcosa che va storto, possiamo infatti reagire con delusione, frustrazione e rimpianto oppure con panico, rabbia incontrollata o depressione. Pensiamo ad un torto che abbiamo subito da un amico. E’ esponenzialmente più probabile che la nostra reazione sia forte se i nostri pensieri vanno in direzioni come queste: “è terribile che mi abbia trattato così”, “non posso sopportare di essere trattato in questo modo!”, “non deve permettersi di trattarmi così ingiustamente”, “chi si comporta così è una pessima persona, merita di essere punita!”.
Un pensiero categorico e assoluto, la convinzione che le cose debbano per forza andare in una certa direzione e che gli altri debbano comportarsi in un certo modo ci fanno spesso sperimentare una rabbia molto intensa.
Evitare le situazioni che ci fanno arrabbiare non è la soluzione: i problemi non spariscono e non si risolvono da soli… E’ proprio per questo motivo che conoscere il nostro modo di vivere le “ingiustizie” ci consente di essere meno schiavi dell’impulso immediato ad agire e di avere la possibilità di scegliere che cosa possiamo fare per poter far fronte a ciò che sta succedendo!